Svegliarsi di per sé non è uno dei nostri punti forti, svegliarsi presto lo
è ancora meno, svegliarsi presto dopo una festa e dopo aver visto che non
esiste realmente il buio della notte lo è ancora ancora ancora di meno!
Per questo primo giorno lontano dalla città, il nostro programma prevedeva una visita alla
zona più vicina alla capitale -sicuramente anche la più turistica di tutta
l'Islanda- il famoso Golden Circle, un percorso che comprende il Thingvellir,
Geyser e la cascata di Gulfoss.
Seguiti dal sole, ci muovevamo qua e la per questa valle, dove sinceramente
non si comprendeva bene dove si dovesse andare, i cartelli non erano molto esplicativi e la
guida non offriva un percorso preciso da fare, ma descriveva solo la zona in maniera generale.
Così decidemmo di metterci in marcia seguendo il nostro senso
dell'orientamento e, come prima cosa da vedere, scegliemmo una
spaccatura nel
terreno: non una caso, forse una delle più famose sulla terra; infatti
questa
spaccatura è dovuta all'antico scontro sotterraneo della placca
dell'Europa e quella dell'America, ed è il miglior posto al mondo per
osservare dal vivo il fenomeno della deriva dei continenti.
Qui i turisti
hanno pensato bene di buttare delle monetine e, abbandonando l'idea iniziale di
scendere per prenderle -che non era proprio male come idea- abbiamo perso
qualche minuto su un piccolo ponticello che attraversava la spaccatura ad
apprezzare l'effetto che queste monete ci regalavano: infatti le acque in cui
giacevano le monetine, accompagnate dal chiarore del sole, creavano una
lucentezza che si espandeva dal piccolo canale verso l'alto illuminando le
pareti circostanti.
Non possiamo negare, però, che l'idea di scendere non fu abbandonata
totalmente, e quindi, grazie alle doti da scalatore del più agile Carlo D., e
al nostro fondamentale sostegno morale dall'alto, un paio di monetine ce le siamo portate a casa
come ricordo... in fondo abbiamo fatto un favore alla
natura! Quale corso d'acqua al mondo contiene delle monete?

Valle di Thingvellir
Un po' spaesati dalla grandezza della valle, dopo
esser saliti su un belvedere che meritava di esser visto, e dopo aver riempito le
nostre borracce nel pulitissimo bagno a pagamento dell'isolato negozio di
souvenir (collocato sull'altura), salutammo il parlamento più antico al mondo e,
senza tanti rimorsi, partimmo alla volta della meta più famosa di tutta
l'Islanda, Geyser.
La cittadina di Geyser, da cui prende il nome la
più famosa pozza naturale, vive senza dubbio di turismo: pullman ovunque,
turisti ovunque, tantissima gente, cinesi in quantità -con le loro fotocamere, che
però passano in secondo piano quando ci si rende conto di quale sia il vero fenomeno-.
Vedere video, fotografie o studiare il fenomeno in scienze a scuola,
sicuramente non renderà mai, nemmeno un po', l'idea di quello che ci si ritrova di fronte dal
vivo.
Più o meno il tutto si presenta in questo modo: immaginate una
pozza di acqua tanto blu quanto bollente, circondata da delle corde di sicurezza
che non impediscono però a nessuno di essere attraversate, con un centinaio di
persone intorno, in piedi, tutti in cerchio, in religioso silenzio che guardano
all'interno dei loro obiettivi.
Ci sono diverse pozze: quella che butta il getto
più frequentemente non è Geyser (che è il più grosso) ma lo Stokkur
che si presenta elegantemente agli occhi di chi l'attende ogni 7-8 minuti
circa. Nel momento in cui fa la sua apparizione, un "OOOHH!" di stupore degli
spettatori interrompe il silenzio, ed erutta maestosamente verso l'alto contrastato
solamente dalla forza di gravità che, inesorabilmente, lo riporta verso il basso.
Lo spettacolo è veramente sensazionale, e mi sento di dire che un viaggio in
Islanda senza un visita a Geyser non sarebbe mai realmente completo.
Così decidemmo di metterci in marcia seguendo il nostro senso dell'orientamento e, come prima cosa da vedere, scegliemmo una spaccatura nel terreno: non una caso, forse una delle più famose sulla terra; infatti questa spaccatura è dovuta all'antico scontro sotterraneo della placca dell'Europa e quella dell'America, ed è il miglior posto al mondo per osservare dal vivo il fenomeno della deriva dei continenti.
Non possiamo negare, però, che l'idea di scendere non fu abbandonata totalmente, e quindi, grazie alle doti da scalatore del più agile Carlo D., e al nostro fondamentale sostegno morale dall'alto, un paio di monetine ce le siamo portate a casa come ricordo... in fondo abbiamo fatto un favore alla natura! Quale corso d'acqua al mondo contiene delle monete?
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Valle di Thingvellir |
La cittadina di Geyser, da cui prende il nome la più famosa pozza naturale, vive senza dubbio di turismo: pullman ovunque, turisti ovunque, tantissima gente, cinesi in quantità -con le loro fotocamere, che però passano in secondo piano quando ci si rende conto di quale sia il vero fenomeno-.
Vedere video, fotografie o studiare il fenomeno in scienze a scuola, sicuramente non renderà mai, nemmeno un po', l'idea di quello che ci si ritrova di fronte dal vivo.
Dopo aver scattato la nostra foto con le pietre che componevano la scritta
ITALIAN? YES lasciammo i sorrisi di alcuni turisti, nostri complici nel scattare
la foto -si perché la corsa del poco agile fotografo Lorenzo, da una collinetta
all'altra, per apparire in tempo nella foto dopo i 10 secondi di autoscatto non
bastò-, e salimmo su un montagna li dietro per poterci godere lo spettacolo
dall'alto.
Rimanemmo li un'oretta a goderci il sole e il getto che era in grado di
lasciarci a bocca aperta anche dopo averlo visto una decina di volte, ma non
potevamo rimanere li per sempre e il nostro fitto programma voleva che
chiudessimo la nostra giornata a Vìk (punto perfetto per cominciare
l'esplorazione dell'Islanda del Sud il giorno seguente); così, partimmo alla volta
dell'ultima tappa del Golden Circle, la cascata di Gulfoss.
Gulfoss (la cascata d'oro) è una delle più grandi cascate d'Europa e meritava
davvero di essere inserita in questo tour del Circolo d'Oro, ma c'è poco da
descrivere.

Cascate di Gulfoss - la cascata d'oro

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