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Come da nostre buone abitudini, sveglia presto e subito in viaggio! Sì,
perché è condizione obbligatoria fare le cose per tempo quando si comprimono programmi di viaggio da
20 giorni in 10.
Per il primo vero giorno in terra islandese, il nostro programma aveva come prima tappa Laguna Blu.
Laguna Blu è una gigantesca pozza di acqua calda all'aperto dove gli
islandesi vanno a farsi il bagno; la nostra guida Lonely Planet, nella
classifica delle 10 cose da vedere assolutamente, la inseriva al primo
posto, e di certo non potevamo saltarla.
L'atmosfera che si
respira sulla strada per arrivare è già molto particolare, infatti ai
bordi della strada scorrono acque bollenti che naturalmente attirano la
nostra curiosità, e questa è stata solo la prima delle volte che ci siamo fermati per fare foto nel bel mezzo del niente!
Blue Lagoon, insieme a quello che chiamano Golden Circle (quest'ultimo comprende il Thingvellir, geyser e la cascata di Gulfoss), è la zona più vicina alla capitale Reykjavìk, ed è anche senza dubbio la più internazionale -e di conseguenza quella presa più di mira dai turisti- quindi non si respirava ancora quell'aria di natura e solitudine che ci avrebbe atteso più avanti.
Infatti, arrivati a Blue Lagoon, tantissimi pullman pieni di turisti popolavano la zona.
Il biglietto per Blue Lagoon per un solo giorno è certamente troppo
caro per gli studenti (35€ a persona circa, 17000 Corone Islandesi [ISK]. N.b. nei posti più
turistici intorno a Reykjavìk vengono esposti prezzi in € e in Isk, valuta locale, vi conviene sempre pagare in Isk in quanto i prezzi
in euro sono senza dubbio gonfiati e arrotondati per eccesso), ma grazie
ad un consiglio di un amico islandese che conosceremo più tardi, con un
"mi piace" su Facebook alla pagine ufficiale di Blue Lagoon riuscimmo
ad usufruire di un piccolo sconto, a dire il vero quasi insignificante,
ma vedendo come la nostra guida descriveva questo posto non potevamo
certamente saltarlo: decidemmo allora di proseguire, sacrificando il nostro
stomaco a qualche scatoletta di tonno in più.
Entrati trovammo degli spogliatoi ben attrezzati (ci mancherebbe altro, dati i soldi che si
sono fregati per entrare!!) dove si lascia la propria
roba e, prima di andare in acqua, tutti passano per delle docce a darsi
una bella sciacquata.
Fatto questo, con asciugamano sotto braccio, ci spostammo all'aria aperta ad affrontare, tutti ancora bagnati dopo la
doccia, l'aria fres... anzi freschissima.. forse fredda.. ehm, freddissima...
o, meglio, ghiacciata!!!
Ma subito dopo arrivò la pace
dei sensi, infatti quando ci siamo calati (è vietato tuffarsi) nell'acqua che
sfiora i 40 gradi... bè, è davvero una goduria unica.
Il momento era
veramente epico, leggiadri ci muovevamo qua e la nell'acqua calda
avvicinandoci a sorgenti che emanavano vapore e zolfo in quantità, le
nostre giovani marmitte guardavano invidiose le pozze che buttavano così
tanto fumo, il nostro Censore -che originariamente è anche fotografo- si
metteva le mani nei capelli (quei pochi che svolazzavano all'epoca) per
non aver portato con sé la sua amata Reflex, e infine io me ne stavo arenato a
riva con la pancia all'aria, a momenti credettero anche che fossi morto.
Dopo un tempo indeterminato era il momento di muoversi , è inutile dire
che uscire non fu per niente facile: l'aria fuori, come già ben sapete,
era seriamente ghiacciata e il tragitto fino alle docce sembrava più
lungo di una maratona.
Una volta dentro, consiglio importante, è
farsi più volte lo shampoo: infatti l'acqua della lagona è piena di
zolfo e quest'ultimo fa indurire i capelli, quindi un paio di shampoo in
più possono essere d'aiuto a farli ritornare alla normalità.
Altro consiglio importante, se avete intenzione di intraprendere un viaggio
in Islanda riservate Blue Lagoon come ultima tappa,
perché sarà un'ottima occasione per farvi riprendere al meglio dalle
lunghissime giornate che vi riserverà la variegata natura islandese!
Poco dopo eravamo di nuovo in viaggio con destinazione Reykjavìk, capitale dell'isola che conta
più della metà di tutta la popolazione islandese con i suoi 119mila
abitanti -si, decisamente, per essere una capitale è senza dubbio piccola-.
Di monumenti, musei e robe culturali, a Reykjavik, c'è davvero poco e niente: c'è la chiesa principale che è molto carina, in stile moderno -consiglio di salire sul campanile per godersi forse l'unica vista dall'alto offerta da
un'opera umana in Islanda-. Così, come prima tappa, abbiamo scelto un chiosco di hot
dog, non uno come gli altri: difatti qui, qualche anno, fa il presidente
degli stati uniti Bill Clinton lo definì l'hot dog più buono del mondo...
evidentemente non mangiava da un mese o era il primo hot dog che
mangiava in vita sua, infatti, almeno per me, fu una totale delusione,
l'unica nota positiva è che non costava tanto e, almeno, avevamo
pranzato!
Sempre lì avevamo appuntamento con un amico di Carlo D.,
un ragazzo conosciuto ad un incontro di intercultura a Riga, il
simpatico Aron.

Arrivato più biondo che mai, ci portò a fare un
giretto per la città, per qualche museo poco interessante e un
passeggiata sul porto di Reykjavìk dove, passeggiando su un molo, ci fece
notare una cosa piuttosto bizzarra ma che lascia pensare parecchio: su
un lato del molo erano ormeggiate la barche che offrono l'opportunità di
fare whale-watching, ovvero andare in mare aperto a vedere la balene,
cosa bellissima senza dubbio (se volete farlo, il posto migliore di tutta
l'Islanda è Husavik, ma ne parleremo più avanti), e dall'altro lato
erano ormeggiate le barche che escono per PESCARE le balene.. può l'uomo
essere così ipocrità? Nella storia ha dimostrato che sa fare anche
di peggio, quindi non c'è più ormai da meravigliarsi!
Concluso
il nostro tour per la capitale la sera il nostro Cicerone Aron ci aveva
invitati ad un compleanno di una ragazza che festeggiava a casa sua in
periferia di Reykjavìk, non potevamo dire di no, quale occasione migliore
per conoscere un po' di gente del posto?? E poi, il nostro programma
filava liscio, avevamo tempo libero quella sera e così ci andammo.
Che dire... erano tutte bionde!
Carlo L.
1 commenti :
tutte tutte bione no dai ;) bellissimo blog. complimenti :D
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